L'uomo del mare (Sea Hunt) è una serie televisiva statunitense in 22 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di una sola stagione dal 1987 al 1988. È il remake della serie televisiva Avventure in fondo al mare (Sea Hunt, 1958-1961).
The L'uomo del mare
L'uomo del mare (Head Winds) è un film muto del 1925 diretto da Herbert Blaché. La sceneggiatura di Edward T. Lowe Jr. si basa su Head Winds, romanzo di A. M. Sinclair Wilt pubblicato a New York nel 1923[1][2]. Prodotto e distribuito dalla Universal Pictures, il film aveva come interpreti House Peters, Patsy Ruth Miller, Richard Travers, Arthur Hoyt, William Austin, William Conklin, Lydia Yeamans Titus, George Kuwa.
Johannes Bjerg (1886-1955)Fontana monumentale. Åhrus (Danimarca)Agnete og Havmanden, Agnete el'uomo del mare, nelle suenumerose varianti, è una delle più famose epopolari ballate magiche [trylleviser]scandinave. Ne esistono versioni danesi,norvegesi, svedesie tedesche. La piùpopolare, qui riportata, è quella danese,pubblicata nel 1853 da Svend Grundtvig nellafamosa raccolta Danmarks gamle Folkeviser, Antiche ballate popolari di Danimarca, dove èclassificata come DgF 38.
La trama è semplice. La giovaneAgnete stapasseggiando su un ponte in riva al marequando un uomo esce dalle onde e le chiede di seguirlo nella sua dimorasottomarina. La ragazza acconsente e vive per ottoanni con l'havmand,l'uomo delmare, dandogli settefigli. Un giorno, mentre sta cullando il piùpiccolo, sente le campane che chiamano allamessa e,quasi svegliandosi da un incantesimo,chiede al suo sposo di poter andare in chiesa.L'havmand accetta ma le fa prometteredi ricordarsi di tornare dai suoi figli e leimpone una serie di divieti: nonsedersi al banco con la madre, noninginocchiarsi quando il prete nominerà Dio,non partecipare al banchetto domenicale.
Agnete promette e viene portata sullaterraferma. Arrivata in chiesa, trasgredisce a tutti i divieti imposti dall'havmand.Sua madre le chiede dove sia stata, e allarisposta della fanciulla, le domanda che cosaabbia ricevuto in cambio del suoonoredall'uomo del mare. Agnete elenca una seriedi oggetti preziosi, tali che nemmeno unaregina può vantarsi di possedere. Poi la madrelascia la chiesa insieme alla figlia. Inquel mentre arrival'havmand e impone ad Agnete di tornarecon lui. Ma la fanciullanon intende più vivere sotto ilmare, né si fa commuovere dal pianto deipropri figli. L'havmand non può far altro cheritornarsene nella sua dimora sottomarinatra le risa di scherno diAgnete.
La ballata Agnete og Havmand viene generalmente fattarisalire a una redazione non anteriore al tardo XVIII secolo, e la criticamoderna ha sottolineato molti dettagli a sostegno di questi tesi. Il finale incui la fanciulla deride e scaccia l'uomo marino, testimonierebbe già una fasepiuttosto tarda, in cui l'havmand, perduto l'antico carattere soprannaturale,è finito per assomigliare quasi a un onesto borghese (D'Avino 1993). Anche l'estremasemplicità del ritornello, un refrain che ripete, come in un eco,l'ultima strofa del distico, dimostrerebbe inconfutabilmente la composizionerecente della ballata. Ad avallare ulteriormente questa tesi, Svend Grundtvig,ha messo in evidenza l'affinità del genere ballatistico dell'havstagningrapimento in mare con quello, più antico, del bergtagning rapimento nel monte, dove la protagonistaviene segregata in una montagna piuttosto che sul fondo al mare e,nel finale, viene crudelmente punita per non aver ottemperato alle condizioni del suorapitore (Grundtvig 1853).
Nella suaintroduzione alla ballata Agnete og Havmanden, Svend Grundtvig ne ipotizzale origini meridionali, nonavendo trovato delle varianti simili inNorvegia e Svezia ma, al contrario, avendolerinvenute inGermania e in Europa dell'Est. Grundtvig containfatti almeno cinque ballate in Germaniadello stesso tipo: Die Schöne Hannele La bella Hannele(in due edizionidiverse), Der Wasserman L'uomo delmare, Die Schöne Angnina La bella Angnina eDie Schöne Agnete La bella Agnete.
Tre di queste versioni ci dicono cheHannele (Annerle,Agnete) è figlia di un reo di un proprietario terriero. Per lei vienecostruito un ponte sul mare, maappena la ragazza ci sale sopra, l'uomo delmare la trascina giù con sé nella sua dimorasottomarina. Le strofe successive sono moltosimili alla nostra ballata:
Il Wassermann risponde: Se ti lascioandare in chiesa, non tornerai mai più.Ma Hannele dice: Perché non dovrei tornarepiù? Chi baderà ai miei piccini?. Appenaarrivata al cimitero, saluta con riverenzale foglie e l'erba verde; quando entra inchiesa, saluta con riverenza i conti e inobili. Il padre gli fa posto nel banco e lamadre la fa sedere sopra un cuscino. Dopo lafunzione i genitori la portano a casa con loro e simettono a tavola, ma dopo il primo bocconealla ragazza cade una mela in grembo. Allora chiedealla madre di gettare la mela nel fuoco, main quel momento arriva il Wassermann edice: Vuoi bruciarmi così? Chi baderà ainostri piccini?. Dividiamoceli proponelei. Tu ne prendi tre e io altrettanti. Ma l'uomo del mare risponde: Alloradivideremo anche il settimo. Tu ti prendiuna gamba e io l'altra. A questo puntoHannele esclama:Che mio figlio sia fatto a pezzi, piuttostoche tornare a vivere nel mare! [Undeh ich mir lasse mein Kind zertheilen, viellieber will ich im Wasser bleiben!].
Nella quarta variante la protagonista èAngnina, figlia del re d'Inghilterra.L'incontro con l'uomo del mare (qui chiamatoder Nickelmann) avviene sempre allostesso modo, con la passeggiata sul ponte, eanche qui, dopo aver sentito ilrintocco delle campane d'Inghilterra, lafanciulla desidera tornare a casa. Mal'unica condizione per cui l'uomo marino lalasci libera di andare in chiesa è che porticon sé i suoi sette figli e che si lasciassicurare alla caviglia una catena legatadirettamente con la dimora dell'esseremarino. Nel cimitero Angnina incontra ilpadre e la madre che la riportano a casa ela convincono a sciogliere il legaccio dalpiede. Non passa molto tempo che l'uomo delmare tira a sé la catena, non trovando,però, nessuno all'altro capo. La ballatafinisce con l'amara riflessione dell'esseremarino:
Nell'ultima variante la fanciulla ha nomeAgnete. Qui l'uomo del mare prima la chiedein sposa al re, suo padre. Dopo sette anni, la ragazza va in chiesae succede che quandoarrivò sul sagrato della chiesa, gli stipidella chiesa si piegarono[und als sie andie Kirchthür kam, da neigte sich derKirchenschrank].Allora Agnete esce dalla chiesa eincontra ilWassermann, il quale le chiedese voglia seguirlo o perdere la vita. Agneterisponde che preferisce moriresulla terraferma piuttosto che seguirlo inmare. Quindi l'essere marino sguaina la suaspada e la decapita. Agnetecaddelì sull'erba verde, e su ogni goccia disangue un angioletto si posava[sie sank dahinin das grüne Gras, aufjedem Tröpfen Blut ein Engelein sass].
Al contrario, il runo finlandeseIl corteggiatoremarino [Merenkosiat] ciricorda la nostra ballata su Agnete:Annika(nome simile a quello della sorella diIlmarinen) stava seduta su un ponte epiangeva, quando all'improvviso dal maresalta fuori un uomo d'oro [Kultamies],con la bocca dorata, con elmo e corazzad'oro, con guanti, anelli e speroni d'ororutilante. L'essere chiede allafanciulla di seguirlo nel mare, ma lei rifiuta.Annikasiede nuovamente sul ponte e unodopo l'altro sbucano dal mare un uomod'argento [Hopiamies], un uomo dibronzo [Waskiemies] e un uomo di ferro[Rautamies], con la stessa proposta,ma tutti vengono respinti. Alla fine escedal mare un uomo di pane [Leipamies](il quale, come senso traslato potrebbeessere avvicinato al tedesco Brodherrsignore [che procura] il pane,il capo-famiglia che sostenta la casa), allacui proposta Annika rispondefinalmente di sì, marcandouna differenza fondamentale dalla nostra Agnete che invece accettasubito di buon grado laprofferta dell'Havmand.
Tale finale, eccezionale nelle ballate deltipo dell'havstagningrapimento in mare, è però quasi lanorma nelle ballate del tipo bergtagning rapimento nel monte, di cui conosciamo versionidanesi, svedesi, norvegesi e feringe. Quando la fanciulla tenta la fuga, viene prontamente ricatturata dal bergmann, il quale nonsi astiene dal colpirla e, in alcuni casi,addirittura dall'uccidere la ragazza,riportando con sé il cadavere nellamontagna. Questi finali, in cui l'esseresoprannaturale non viene sconfitto ma, al contrario,si dimostraautoritario e potente, non si perde in lacrime al rifiutodella ragazza ma se la riprende in modopiuttosto brutale, dimostrano chel'Agnetevisa scandinava è l'evoluzione di un tipo di ballatapiù antico e diffuso, in cui il finale èstato successivamente capovolto a favore della protagonista,con una conclusione che segna la sconfitta dell'esseresoprannaturalediversoda noi.
L'essere che seduce la fanciulla è definito,in Agnete, uomodel mare (danese havmand,svedese hafsman, tedesco Wassermann, inglese merman).Ci si riferisce qui a una classe di esseridel folklore scandinavo, di cuile ballate conoscono tanto l'esemplaremaschile [havmand] quanto quellofemminile [havfrue]. Perquanto la tarda letteratura indulga a raffigurare questi havmænde queste havfruer con gambe pisciformi,quando non addirittura con tutta la metàinferiore del corpo di pesce, secondol'iconografia classica dei tritoni (un casoemblematico è rappresentato dalla lille havfrue,la celeberrimasirenetta di Hans Christian Andersen), nulla ditutto questo traspare nelle antiche ballate,dove l'uomo nel mare non ha alcunadifficoltà a muoversi sulla terraferma. Tritoni esirene appartengono a un mondo miticolontano da quello scandinavo, e nonvanno confusi con gli havmænde le havfruer. 2ff7e9595c
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